Cos'è la Spike e come              pulirsi da questa sostanza

06.05.2023

Cos'è la proteina Spike?

Il virus del SARS-COV 2 non è naturale ma deriva da una modificazione compiuta dal punto di vista ingegneristico alla parte di attacco (detta Spike) di un coronavirus che va a colpire le cellule umane con le quali si fonde. A questo virus è stata fatto fare un salto di specie proprio per infettare l'uomo. Nella sua zona di attacco (Spike) sono state inserite delle tossine (alcune sono veleni di serpente, altre tossine batteriche, altre ancora frammenti di proteine umane - da neurotossine a tossine di organi - altre invece ancora non ben determinate). Questo virus così modificato entra per via respiratoria annidandosi a livello intestinale infettando poi l'organismo ospite. Il sistema immunitario viene attivato, lo riconosce ed attiva tutti i processi a sua disposizione per scomporlo ed eliminarlo. I sintomi che questo provoca variano a seconda di ognuno, come pure le reazioni fisiche che vanno dall'aumento della temperatura, alla tosse, dalla dispnea (mancanza di respiro), ai dolori diffusi, alla spossatezza e fino a forme di disturbi più gravi. In questa fase è fondamentale usare gli antinfiammatori classici e di supporto ma non il paracetamolo.

Si è notato e poi constatato che l'infezione che si è dichiarata partire da una zona della Cina a dicembre del 2019, in realtà era già presente a livello generale molto tempo prima (un anno prima se non di più). Dopo il 2020 in cui dal punto di vista mediatico si è parlato ed infierito sulla popolazione con paure e restrizioni, è stato proposto di risolvere il problema attraverso la costruzione di un siero, non naturale, che attraverso un RNA batterico codificava alla proteina Spike di sintesi tutte le informazioni per attivare il sistema immunitario dell'ospite e far produrre anticorpi all'organismo contro il SARS COV 2.

Il costruttore del siero ribadiva che l'RNA sarebbe perdurato poco nel corpo dell'ospite e che la proteina Spike sarebbe stata degradata velocemente. Niente di tutto ciò è corretto, infatti la proteina viene trovata tuttora nel sangue e negli esosomi che la rendono stabile per tempi prolungati (anche un anno e forse di più). Quindi l'RNA continua a far produrre la Spike per tempi indeterminati.I processi metabolici potrebbero non essere in grado di eliminare questa proteina tossica; ecco perché diventa importante sostenere il sistema immunitario per impedire che vada in esaurimento considerando che la Spike rimane per così tanto tempo all'interno del corpo.

Come evitare l'esaurimento del sistema immunitario? 

Gli effetti della Spike sia virale che dà iniezione danno in primis una infiammazione degli endoteli (tessuto che riveste la parte interna dei vasi sanguigni, dei vasi linfatici e del cuore), inoltre, essendo una proteina come su detto molto stabile, non solo si lega alle cellule infiammandole, ma è in grado di essere trasportata nei vari tessuti perché presente in grandi quantità nel plasma. Pertanto, a distanza di tempo e valutando che sono sempre molto frequenti sia le ricadute che il prolungarsi degli effetti nell'organismo quali stanchezza prolungata, raffreddori persistenti, attacchi di panico, dolori muscolari diffusi, ipertensione, tachicardia, frequenze cardiache aumentate, problemi visivi, intestinali finanche a situazioni più spiacevoli, diventa doveroso consigliare una depurazione specifica per ridurre il più possibile i danni. Pertanto ci verranno in aiuto tutti quei prodotti che hanno una funzione specifica per sfiammare gli endoteli, dove ci sia questa necessità, e quelli che andranno a degradare la proteina Spike. 

Ma quali sono le sostanze che vanno a degradare la Spike?

La NAC (acetilcisteina) è in grado di rompere i legami di solfuro delle proteine con formazione di frammenti eliminabili con le urine.Alcuni enzimi proteolitici, come la natto-chinasi, che a concentrazione opportune lavora anch'essa sui legami di solfuro. L'ormone della vitamina D e la melatonina che a certe concentrazioni diventano potenti attivatori dell'immunità nella prima ed antinfiammatori nella seconda.Importanti poi sono anche le vitamine del gruppo B, rigorosamente in forma metilata, la vitamina C (NON acido ascorbico) per rigenerare il glutatione ossidato e le ficocianine col loro elevatissimo potere antiossidante.

Da annoverare in questo elenco anche la papaya fermentata, nell'opportuna concentrazione; i prodotti basificanti; il plasma di Quinton quando c'è la necessità; gli estratti fungini (eccellenti regolatori e immuno-modulatori del sistema immunitario); i substrati mitocondriali nelle situazioni di astenia prolungata; i prodotti fermentati neutri come i microrganismi effettivi; pre e probiotici e neutralizzanti tossici intestinali.

E quali di queste sostanze scegliere?

Ogni persona è diversa ed ha necessità e disarmonie diverse, pertanto è opportuno che ognuno venga valutato in base al proprio stato psico-fisico per scegliere la terapia migliore per rimuovere nel modo più efficace ed efficiente la Spike e contrastare i fastidiosi disturbi che questa provoca.